Traduzione della versione francese stampata nella "Revue Musicale Suisse" 09/2007


Concerto d'apertura del Festival di Sion-Valais

 

Una composizione artística globale con dei giovani artisti

Dal momento che il direttore artistico del Festival e del Concorso Internazionale Sion-Valais, Shlomo Mintz, gli affida il concetto e la programmazione artistica, sicché la scelta dei musicisti del concerto d’apertura del 15 agosto, Nicole Coppey è lietissima di potere disporre di una certa libertà per creare una composizione artistica per l’apertura del Festival Internazionale.

Resoconto della preparazione.

Secondo Nicole Coppey

traduzione

  Fotografia: Photo Chab

"Saluto d'Amore", interpretato dai giovani musicisti, sullo sfondo una pittura per la circonstanza .   

 

Questo concerto era il terzo progetto sviluppato con Shlomo Mintz e attribuito alla gioventù. Costituita da una giuria di ragazzi giovani capace di giudicare alla pari con una giuria internazionale, i candidati di altissimo livello. Già sperimentata con successo in prima mondiale nel 2003, e rinnovata per la quinta volta, la giuria dei giovani ragazzi costituisce senzaltro, una particolarità del Concorso Internazionale di violino a Sion.

Il secondo progetto vede la creazione di una Atelier di Cultura Musicale e Artistica, la quale propone che i giovani "trasmettano al pubblico le loro conoscenze e le loro ricerche". Queste atelier, animate da giovani musicisti, propongono presentazione prima dei concerti, per accompagnare il programma musicale del Festival.

 

In ognuno di questi progetti, che uniscono i giovani, mi è sembrato importante lasciare esprimere la voce del cuore... D’altronde in tutte le azioni pedagogiche, resta fondamentale, che ognuno porti qualcosa di se stesso, veramente... questa filosofia necessita la creazione di un clima propizio per l’espressione dell’artista e del senso artistico.

 

Per questo concerto d’apertura del Festival Internazionale, ho cercato di mescolare discipline artistiche associandoci poesia, danza, pittura, canto, scene.. per creare un effetto specchio fra artisti. Il carattere espressivo di ogni disciplina artistica ha messo in evidenza la dimensione di gioia per l’avvenimento e ha profondamente incitato ad una riflessione interna in un luogo pieno di significato: la chiesa barocca dei Jesuiti di Sion, posta su un cucuzzolo nel cuore del centro città. Quando questi elementi si incontrano, bisogna farli vibrare... e raccordarli attraverso un filo conduttore, in una architettura piena di strutture... Ascoltare, vedere, sentire una energia, una dinamica, una intensità...

 

Un concerto progettato secondo un cammino progressivo

 

Musica

Per questo concerto speciale d’apertura fatta con giovani, ho scelto 8 musicisti da 14 a 23 anni, violonisti, violisti, violoncellisti e pianisti. Come segno di legame per l’apertura del Concorso Internazionale, il mio desiderio è stato di invitare la laureata del secondo Grande premio e del "Premio della Giuria dei giovani" del concorso 2005... un batter d’occhi a l’universalità della musica, al dilà delle frontiere. Nove musicisti di livelli differenti, in maggioranza ancora studenti, messi insieme per l’occasione in diversi componenti. Progressivamente sono stati fatti entrare in scena i duo, trio, quartetto, quintetto, per terminare poi tutti assieme. Per il repertorio, i suggerimenti di ciascuno mi sono serviti per il preludio, dando un concetto che poteva mescolarsi con le altre facoltà artistiche.

 

Poesia

Fissando il repertorio, l’idea della trama mi à stata ispirata da un pezzo musicale interpretato da tutti i musicisti: il ‘’Saluto d’Amore’’ di Elgar, al quale volevamo fare un omaggio per il 150° anniversario. Le poesie di provenienza di diverse culture e di diverse lingue sono state scelte in funzione della trama, con gli autori fortemente legati alla propria cultura e con lo scopo, che ogni persona del pubblico si senta attraversato da un pensiero personale. Scambi corti e intensi verso un pubblico internazionale con al centro i professori della giuria del concorso di violino, oltre ai candidati venuti da tutto il mondo. La declamazione delle poesie à stata affidata a due giovani che le hanno tramutate in un gioco raffinato con lo spazio della scena. Vicino a loro, un gruppo di ragazzi, interpretavano le comparse e riattivavano i continui legami verso le generazioni future.

 

Danza

Per la danza, non desideravo che nessun adulto prendesse questo ruolo e ne cambiasse l’espressione, cosi ho domandato ad una giovane danzatrice di 12 anni, di creare lei stessa la corregrafia, sulla base di qualche momento di musica suonata da interpreti già affermati, con l’abitudine di lavorare in interdisciplinarità. L’ordine era d’integrare una nota espressiva con il corpo, senza passare al disopra della musica.

 

Pittura

Per la pittura, è stato attribuito un colore per ogni atmosfera, in rapporto ad ogni poesia. Un lavoro di pittura su vetro, simbolo di fragilità che rispecchiava la trama, anche la scelta del vetro riprendeva il legame con la trama. Durante il concerto, il pubblico poco alla volta ha scoperto la composizione artistica attraverso i colori delle poesie. Ad ogni colore apparteneva un fiore, con il suo simbolo corrispondente. Alla fine del concerto tutto appare in un contesto fiorito e illuminato.

 

Canto

L’apoteosi della trama, è stata sottolineata particolarmente, grazie ad una voce di una bambina, cristallina e autentica. Una voce del cuore cantata a capella di una bambina di 10 anni in lingua straniera, della quale si era appropriata per l’avvenimento.

 

Da rilevare che il lavoro e tutto il progetto artistico, sono stati accolti con entusiasmo da un pubblico molto ampio, composto da professionisti di alto livello e da incondizionati di musica classica evidentemente, ma ugualmente, ed è la forza del progetto, da persone di tutte l’età e di ogni tendenza, venuti per scoprire o accompagnare una conoscenza, oppure come osservatore incuriosisti e stramezzati dalla formula. ‘’Un puro momento di piacere’’ e ‘’commossi con le lacrime agli occhi per avere ascoltato questa magnifica gioventù’’ ‘’eccellente concerto’’ si poteva orecchiare come commento a fine spettacolo. Gioia, dialogo e forte emozione sui visi, fino al punto di avere una testimonianza di un professore della guiria internazionale che mi ha detto “ho pianto per l’emozione”.

 

Un progetto così denso, permette ad ogni artista di portare nella sua disciplina la propria espressione personale, frutto di una ricerca artistica, un approfondimento negli scambi e negli incontri, grandissima azione culturale. In questo cammino, tengo a ringraziare, Shlomo Mintz, d’avermi lasciato la libertà necessaria per realizzare questa composizione artistica, riunendo una ventina di artisti, e moltissime espressioni in complemento, sperando di avere toccato nel più profondo dell’anima di ciascuno.

 

Potete leggere l'articolo in francese nel "Revue Musicale Suisse" di Settembre 2007

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